Algeria 2017 - Ivan Perriera

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Algeria 2017

continenti > Africa



Programma
I Partecipanti
Itinerario
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I commenti integrali dei partecipanti


EQUIPAGGIO n. 1
Grecia 04, Tunisia 05, Libia 05, Puglia 06, Russia 06, Marocco 06, Egitto 07, Turchia 08, Slovenia 08, Siria e Giordania 09, Sicilia 10, Marocco 12, Marocco 13, Slovenia 14, Sicilia 15, Uzbekistan 15, Grecia 15, Russia 16, Spagna 16, Romania 17, Irlanda 17, Sardegna 17, Algeria 17
Da anni cercavo di realizzare questo viaggio che, a parte la sua bellezza, mi avrebbe permesso di "chiudere il cerchio" fra Europa, Nord Africa e Asia. Certo, il momento è quello che è ma sentivo che questa era la volta buona.
Così siamo partiti e dopo aver rivissuto i soliti tempi delle frontiere del magreb, abbiamo fatto subito la conoscenza degli alti, e ripetuti, dissuasori di velocità (da paragonare solo a quelli egiziani) ci siamo spinti sulla strada che portava al deserto di Djanet, costruita fra dune fantastiche, parte rocciosa, ancora dune e panorami che nulla hanno da invidiare all'Arizona.
Ottimo il gruppo, puntuale, preciso e coeso sin da subito. Un paio di ritardi (ma sostanziosi) della polizia sono stati gli unici momenti di stress e anche l'avventura di Massimo, con il cambio di frizione completa, con tanto di trasporto sul cassone di un camion, si è concluso nel modo migliore, senza coinvolgere (se non per un paio d'ore d’attesa) il viaggio del gruppo.
Ottimo, a mio avviso, il lavoro fatto da Akka e i posti visitati nel deserto, bello (da quanto ci dice Romano) quanto l'Akakus della vicina Libia.
Grazie a tutti.
Ivan e Silvana - Isernia

EQUIPAGGIO n. 2
(Grecia 15, Russia 16, Sardegna 17, Algeria 17)
Il viaggio  in Algeria  e stato bellissimo e imprevedibile. Abbiamo  visto panorami splendidi e abitanti cortesi. Località molto belle e accoglienti. Le gite nel deserto indimenticabili; dune bellissime e rocce stupende - non come la Libia. La notte nel deserto, un'esperienza unica. Ottimo intrattenimento durante i pasti. Da non dimenticare la compagnia del gruppo, da oggi ottimi amici, tutti molto socievoli. Grazie a Ivan e Silvana che hanno organizzato il viaggio in modo impeccabile. Akka: bravissimo, premuroso e sempre disponibile. Ottima "la coda". Speriamo di fare altri viaggi insieme. Salutoni e baci a tutti e arrivederci a Città di Castello.
Romano e Luisa - Reggio Emilia

EQUIPAGGIO n. 3
(Grecia 04, Tunisia 05, Libia 05, Gallipoli 06, Russia 06, Marocco 06, Catez 08, Siria e Giordania 09, Catez 14, Sicilia 15, Uzbekistan 15, Grecia 15, Sardegna 16, Spagna 16, Algeria 17)
Pensavamo che dopo la Libia non avremmo più visto paesaggi così spettacolari invece, grazie ad Ivan e Silvana, abbiamo scoperto anche il deserto algerino che si è rivelato meraviglioso!
Come ogni volta il viaggio è stato organizzato in maniera superba e anche la gestione del nostro “inconveniente” è stata eccezionale, dimostrando la collaborazione di un gruppo di amici coesi, anche Akka è stato preziosissimo per risolvere il nostro problema. Approfittiamo quindi di questo spazio per ringraziare e salutare tutti. Vi aspettiamo a Città di Castello.
Massimo e Mariolina (Città di Castello)

EQUIPAGGIO n. 4
(Grecia 04, Tunisia 05, Libia 05, Russia 06, Praga 08, Siria e Giordania 09, Catez 14, Sicilia 15, Uzbekistan 15, Grecia 15, Sardegna 16, Spagna 16, Irlanda 17, Algeria 17)
:-) :-) :-) L'emoction commentano da sole la nostra piena soddisfazione.
Con questo viaggio abbiamo realizzato un progetto accarezzato per anni, lo abbiamo fatto nel migliore dei modi, in compagnia di camperisti "veri", simpatici, allegri, anche polemici ma uniti e solidali nei momenti che contano, grazie a tutti.
Rivolgiamo un apprezzamento particolare alla "testa" (Ivan/Silvana) e alla "coda" (Marcello/Graziella) per come hanno saputo gestire l'emergenze, senza dimenticare il lavoro e la pazienza di Akka che rimarrà per sempre nei nostri più cari ricordi.
L'unico neo del viaggio è stato il traghetto, a parte la fatalità delle condizioni meteo incontrate, pensiamo si debba denunciare all'armatore il degrado e la sporcizia riscontrati a bordo.
Con la consapevolezza di non poter descrivere le bellezze viste e con la speranza di condividere altri viaggi, un forte abbraccio a tutti da
Sandro e Patrizia - Città di Castello

EQUIPAGGIO n. 5
(Libia 07, Marocco 09, Romania 17, Algeria 17)
Si, è vero forse siamo un po’ pazzerelli ed un po’ zingari, ma ci piace vivere così.
Le jeep, le gite nel deserto, le rocce, le montagne, le stelle, i graffiti, le tombe, il tutto in un ambiente molto simile al deserto libico ma pur diverso da esso. Giornate che valeva la pena di essere vissute: questa la sintesi.
Di questo viaggio, oltre alla bellezza intrinseca, al bel ricordo di tutto, ai compagni gradevoli e simpatici, alla gestione impeccabile di Ivan e Silvana ci restano due considerazioni che per noi sono importanti: la popolazione algerina è gradevole e gentile e non abbiamo mai avvertito alcuna sensazione di pericolo e di minaccia (alla faccia di chi  la pensava diversamente!) e la seconda, molto personale, ve la dirò al prossimo viaggio con Camping Key Italia! (per leggere il "romanzo" completo clicca qui)
Nando e Maria Teresa - Genova

EQUIPAGGIO n. 6
(Algeria 17)
“…ma dicono che il deserto più bello sia quello dell’Algeria, qualcosa di fantastico, solo che non è possibile andarci”. In un passato non tanto lontano, quando tra camperisti si parlava delle bellezze della Tunisia, del Marocco, della Libia, insomma del Nord Africa mediterraneo, il discorso si concludeva immancabilmente con queste parole, accompagnate da un sospiro di rimpianto. L’Algeria aveva finito col rappresentare per noi due un paradiso bello e impossibile, uno dei luoghi mitici come Samarcanda, Timbuctù o l’estrema Thule. Poi qualcosa è cambiato, quasi in sordina senza che ce ne rendessimo conto, fino a quando da una mail di Ivan, abbiamo appreso che, si!, in Algeria si va, giù giù al Sud, fino al tanto sognato Parco Tassili n’Ajjer. All’inizio siamo rimasti un pò sgomenti: “sarà sicuro? i pericoli? gli attentati? e poi è così lontano!” Ma il programma di Ivan sembrava proprio fugare ogni dubbio. Abbiamo discusso e osservato che i pericoli di un certo tipo sono ormai dovunque, a Parigi, a Londra, a Bruxelles e in tante altre parti. Ci decidiamo e partiamo, in barba ad amici e parenti che ci dicono che siamo matti, incoscienti, anche perché alla nostra età… E così, al porto di Civitavecchia, ci incontriamo con altri 10 camper e pensiamo che evidentemente i matti non siamo solo noi. La traversata fino a Tunisi non è facile, date le condizioni del mare, poi lo sbarco, le frontiere. Ore di attesa di cui nessuno conosceva il perché e finalmente via, in terra algerina verso Sud con un deserto che ci balza incontro subito, con la sua magia, la sua immensa e colorata solitudine, la sua mancanza di turisti, di bancarelle, di paccottiglia. Dromedari ed asinelli allo stato brado, greggi di capre e pecore, minuscoli villaggi di nomadi Tuareg, veri, non ricostruiti ad uso del visitatore occidentale. Anche le poche “città” che abbiamo visitato ci hanno trasmesso autenticità, vita vissuta. Certo i chilometri sono stati tanti, la strada a volte sembrava non finire mai, ma ogni giorno ci ha riservato il suo carico di emozioni e di stupore. E i pericoli? Non ci è mai sembrato di correrne, guidati, come eravamo, da una guida locale esperta e scortati, come principi, da due o tre camionette della Polizia.
Ivan, con il suo intelligente umorismo, ci ha sempre trasmesso sicurezza. I compagni di viaggio sono stati per tre settimane la nostra famiglia e, con loro, abbiamo brindato, cantato e danzato. Ma abbiamo anche taciuto quando l’immensità e la bellezza di ciò che vedevamo, imponeva un silenzio commosso. Addio Algeria, speriamo non ti scoprano in troppi. (Leggi tutto il commento)
Elia e Anna - Vicenza

EQUIPAGGIO n. 7
(Marocco 13, Catez 14, Russia 16, Romania 17, Algeria 17)
Non ho parole!!! Per descrivere le bellezze e le emozioni vissute in questo viaggio. Attraverso 4100Km di deserto, fra dune, rocce nere e rosse, oasi, altipiani, pitture rupestri, pozzi petroliferi, tramonti, albe, cielo stellato di una grandiosità indescrivibile, abbiamo vissuto 20 giorni fantastici. Michelangelo non sarebbe stato capace di dipingere quello che qui la natura ha creato!
Sempre circondati dalla disponibilità e cordialità della popolazione locale, nonostante viva in condizioni di vita durissime.
Ottimi i pranzi e cene nel deserto, tipo catering di prima qualità. Adesso capisco che significa il “Mal d’Africa”!!! Buona l’organizzazione della “Testa”, è una sicurezza soprattutto nei momenti di difficoltà tecniche, meccaniche e umane.
Siamo stati bene con tutto il gruppo, un grazie alla “scopa” e un arrivederci alla prossima… Buona strada a tutti
Enzo e Carla - Roma

EQUIPAGGIO n. 8
(Libia 07, Marocco 12, Catez 14, Algeria 17)
Caro Ivan, ti parlo subito dell’unica nota dolente del viaggio: LA GRIMALDI!!!!!!! ho già viaggiato con questa società e sempre c' è stato qualcosa che è andata storta, ma, con un mare abbastanza tranquillo tutto è risultato sopportabile. Questa volta con previsioni di burrasca, risultate subito più che esatte, non hanno fatto nulla per rendere percorribili in sicurezza i corridoi e frequentabili le sale bar della nave ridotta una tradotta di disperati.
Il viaggio non è stato bello, ma MERAVIGLIOSO e con Augusta continuiamo a dire (ma non so se Romano è d’accordo) che i territori che abbiamo attraversato e il deserto che abbiamo percorso con le 4X4 ci hanno emozionato più della Libia.
La guida, AKKA, si è dimostrata senz’altro all’altezza anche con buona dose di pazienza e cortesia, avvalendosi di 2 collaboratori che, nel momento di risolvere una situazione piuttosto critica, hanno saputo coadiuvarlo nel migliore dei modi.
Ci siamo trovati molto bene con i 22 partecipanti con i quali è stato subito facile legare, approfittando anche dei festeggiamenti di compleanni e anniversari di matrimonio che si sono svolti durante il viaggio; li incontrerei, volentieri , di nuovo in una prossima occasione.
IVAN ancora grazie di come hai saputo gestire questa avventura di viaggio e del senso di sicurezza che ci hai dimostrato risolvendo nel migliore dei modi contrattempi non da poco, come la rottura del cambio del camper di Massimo. Un grazie anche alla "copisteria  Marcello&Graziella" che ha copiato per tutto il viaggio le tue comunicazioni al baracchino.
INSHALLAH , aspettiamo un’altra occasione di viaggio insieme.
Riccardo e Augusta - Roma

EQUIPAGGIO n. 9
(Algeria 17)

                                                       Commento non perveuto


Corrado e Adele - L'Aquila

EQUIPAGGIO n. 10
(Grecia 04, Libia 05, Russia 06, Egitto 07, Catez 08, Siria e Giordania 09, Marocco 12, Sicilia 15, Sardegna 16, Algeria 17)
Il viaggio in Algeria si e' rivelato un'ottima esperienza, vissuta con una ottima compagnia. Sicura, perchè siamo stati scortati sempre da due jeep, con almeno otto poliziotti al seguito.
Interessante la visita a Ghardaia e a El Atteuf, paese dove le donne, completamente avvolte in un velo bianco, possono vedere da un unico "foro" che permette loro di guardare il "mondo" con un solo occhio.
Insomma, certamente un viaggio da poter consigliare a tutti.
Scusate il ritardo causato da problemi al computer e un salutone.
Roberto e Annarosa - Falconara Marittima

EQUIPAGGIO n. 11
(Libia 05, Russia 06, Marocco 06, Egitto 07, Turchia 08, Catez 08, Siria e Giordania 09, Sicilia 15, Grecia 15, Sardegna 16, Spagna 16, Romania 17, Irlanda 17, Algeria 17)
Tutto è bene quel che finisce bene... alla faccia di chi diceva (forse per invidia) ”ma siete matti ad andare là, non è tranquillo”... invece tutto è andato bene; un viaggio affascinante, gruppo affiatato come sempre e anche di più; il deserto algerino non ha tradito le nostre aspettative, FANTASTICO!!!
L'unica nota stonata del viaggio la nave della Grimaldi che, a parte il mare in pessime condizioni, utilizza per quella tratta una nave troppo piccola, senza saloni, sporca, gente ammassata nei corridoi, addirittura sopra i tavoli del ristorante e personale incapace di gestire la situazione (personalmente ho chiesto un cuscino e una coperta ancora aspetto).
Per il resto tutto bene, con la professionalità di Ivan, coadiuvato dalla sempre presente Silvana e la pazienza di Akka, abbiamo visto oltre il deserto posti e città nascoste come Ghardaia e Djanet. A causa delle scarse opportunità di sosta (gestite dalla polizia), a mio avviso, alcuni trasferimenti sono stati troppo lunghi.
Ringrazio tutti per le belle parole alla scopa. Un grande abbraccio e... ci vediamo a Citta di Castello.
Marcello e Graziella - Falconara Marittima

 
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